La casa è un’esperienza fisica, fatta di materiali, colori, odori, luci, spazi e suoni; è quel posto che ci sentiamo addosso, che portiamo con noi come un vestito, che ci fa sentire sicuri e protetti. La casa è un po’ la nostra terza pelle e, come accade per ogni organo, riesce a farci stare bene finché è in salute.
Una casa in legno e paglia è ciò che di meglio può esserci per farci vivere in accordo con la natura e custodire la nostra storia.
"La casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni."(K.Gibrain)
Le case in legno e paglia destano sempre molta curiosità, a tratti arricchita da una certa dose di credenze che non trovano poi fondamento nella pratica.
Questa pagina ha lo scopo di introdurvi a questa antica, quanto innovativa tecnica edile, sfatare alcuni miti e darvi informazioni tecniche per comprendere quanto essa possa rispondere a molteplici esigenze abitative.
È composta da diversi capitoli, potete leggerli tutti d’un fiato o cliccare su quello che vi incuriosisce di più.
Come è fatta una casa in legno e paglia?
Diffusione delle case in legno e paglia
Normativa vigente per la costruzione delle case in legno e paglia
Associazioni nazionali ed internazionali
Buona lettura!
È una bella sfida riconoscere una casa in legno e paglia dall’esterno perché è apparentemente identica a qualsiasi altra abitazione e, come tale, possiede tutte le caratteristiche, forme e tipicità di una casa tradizionale.
Potrà essere moderna, rustica, classica, grande, piccola, a più piani o ad uno solo e potrà avere tantissime espressioni quante sono le capacità creative dei progettisti. Ciò che non si vede, ma che si può percepire chiaramente entrando, è il notevole livello di comfort abitativo che si esprime principalmente in:
Temperature costanti e ottimali al variare delle stagioni (ambienti freschi in estate e caldi in inverno) e delle ore del giorno.
Benessere termico in ogni ambiente della casa e assenza di micro-ventilazioni invernali.
Tasso di umidità ottimale, grazie agli intonaci naturali che assorbono l’umidità in eccesso negli ambienti e la rilasciano quanto sono eccessivamente secchi.
Eccellente isolamento acustico, ottenuto grazie alla capacità fonoassorbente della paglia di tamponamento.
Salubrità dell’aria e assenza di VOCs e altre particelle tossiche presenti in molti prodotti edili convenzionali.
Igiene dei muri, i quali, essendo ben isolati e intonacati con calce o argilla non permettono la formazione di muffe e producono molta meno polvere.
Atmosfera generale rilassante data dai colori e dai profumi naturali e dall'assenza di odori chimici sgradevoli.
Per quanto ci sforziamo ogni giorno di esprimere quanto una casa in legno e paglia sia speciale, risulta impossibile definirla unicamente a parole; È solo entrandoci che tutte queste sensazioni si possono percepire nella loro entusiasmante completezza.
Dal punto di vista della sicurezza, una casa in legno e paglia - e più genericamente i materiali naturali che la compongono - possiede tutte le caratteristiche di una casa convenzionale richieste dalla legge:
È antisismica, progettata secondo le NTC 2018 (Norme Tecniche per le Costruzioni 2018) d.m. 17 gennaio 2018 n. 8.
È ignifuga. Ci sono tante tecniche per raggiungere i requisiti REI previsti per ciascuna destinazione d’uso dell’immobile e dei suoi ambienti.
È resistente alle azioni del vento, in quanto la struttura portante è progettata per sopportare tutte le azioni descritte nel capitolo n. 3 dell’NTC 2018 d.m. 17 gennaio 2018 n. 8.
È resistente agli altri eventi atmosferici. Con una buona progettazione, una casa in bioedilizia può durare secoli, grazie al perseguimento del motto “indossa buoni stivali e grande cappello” che significa costruire con perizia l’attacco a terra e la copertura. Ciò la protegge dall’umidità di risalita, dalla pioggia battente e dai climi particolarmente umidi.
È sicura in fatto di intrusioni esterne al pari di case edificate con altre tecniche costruttive.
Per quanto riguarda la manutenzione, una casa in legno e paglia non richiede attenzioni diverse da quelle che vengono date ad una casa tradizionale come, ad esempio, il controllo e la pulizia periodica di grondaie e canne fumarie e gli interventi pluridecennali per la manutenzione delle facciate e della copertura.
Le tecniche costruttive di una casa in legno e paglia sono molteplici; quella che noi abbiamo identificato come la più efficiente ed efficace si ispira alla scuola dell' associazione tedesca FASBA e strutturalmente si identifica con il nome di “platform frame”. Essa prevede un’intelaiatura in legno lamellare o massello che crea delle intercapedini regolari in cui si comprimono le ballette di paglia per creare il tamponamento isolante dei muri e del tetto.
In seguito alla posa della paglia, se si ricorre alla tecnica del platform frame, si fissano sui muri perimetrali delle tavole in legno diagonali che formano una controventatura, utile per la resistenza al vento e al sisma.
I solai tra un piano e l’altro sono costituiti da travi e travetti in legno e da un soprastante doppio tavolato inchiodato incrociato. Per i massetti si prediligono materiali naturali a base di canapa o di argilla espansa.
Il tetto, oltre al tamponamento in ballette di paglia, prevede il doppio tavolato inchiodato incrociato ad uso strutturale e vari strati telati per freni al vapore e tenuta all’umidità. Il manto di copertura si appoggia su una orditura leggera in legno ed è costituita dai materiali tipici del territorio di edificazione quali, ad esempio, i coppi o le tegole.
Gli intonaci previsti sono in calce o in argilla, entrambi materiali di origine minerale che appartengono alla natura e che agiscono in sinergia con gli altri materiali naturali. Sono questi intonaci i responsabili dell’alto comfort in termini di umidità interna degli ambienti, oltre a generare superfici dinamiche di grande stile e fascino. Assolvono, inoltre, ad altre funzioni più tecniche come l’igienizzazione delle pareti e la protezione dal fuoco.
L’impiego di quasi il 90% di materiali naturali fa sì che questi immobili siano a bassissimo impatto ambientale. Il livello di efficienza energetica che si raggiunge, inoltre, è NZEB (Nearly Zero Energy Building), quello richiesto per le legge dal 1 Gennaio 2021 e permette un importante risparmio energetico che si esprime anche nei costi di gestione dell’immobile.
Il progetto è sito in Germania, nel nord del Brandeburgo, nella cosiddetta "die deutsche Tuscany" o ...
Da non confondere con il fieno, derivante dal taglio dell’erba e ricco di sostanze organiche, la paglia è il prodotto di risulta della trebbiatura dei cereali (principalmente grano, riso, orzo e avena). Si tratta, quindi, dei fusti della pianta essiccati, contenenti un’elevata concentrazione di lignina (20-30%), cellulosa (40-50%), emicellulosa (20%) e altre sostanze come pectine, cere, minerali e silicati presenti in percentuali minori.
La composizione chimica della paglia assomiglia molto a quella del legno e la quasi totale assenza di materiale organico le conferisce una grande durabilità.
Nel caso di nuova costruzione o di demolizione e ricostruzione, la casa in legno e ballette di paglia resta, fra tutte le tecniche bioedili, una delle più efficaci e competitive sul piano dei costi, della praticità e della velocità di montaggio.
La paglia possiede delle proprietà fisiche che le rendono un perfetto materiale da costruzione:
Con il termine generico "case di paglia" si intende un sistema costruttivo apparentemente semplice, con 120 anni di storia alle spalle.
Le soluzioni tecniche e l’accuratezza dei particolari costruttivi odierni sono lontani dalle strutture antiche: costruzioni spontanee sorte in ambito agricolo, nelle regioni povere di legname del Nord America, dove i primi coloni vivevano in piccole case di terra. In quelle sterminate praterie, a partire dalla fine dell’800, in concomitanza alla diffusione delle prime macchine imballatrici, si iniziarono a costruire abitazioni più grandi e adatte ai rigidi inverni locali.
La tecnica ha origine, come spesso accade nella storia dell’uomo, per motivi tanto pratici quanto economici: queste nuove ballette di paglia permettevano la costruzione di veloci ricoveri, in zone dove le uniche risorse disponibili erano paglia, sterpaglia e terra e dove il legno, le rocce e i sassi erano risorse rare. La ferrovia ancora non raggiungeva le terre isolate del Nebraska, pertanto il legname, oltre a non essere reperibile in loco, non lo era nemmeno da altri territori.
Le ballette di paglia venivano quindi utilizzate come grandi mattoni da impilare uno sopra all’altro per la creazione dei muri, su cui posava direttamente il tetto.
Intonacate senza pretese estetiche con intonaci naturali a base argillosa o di calce, le case in ballette di paglia di fine '800 sono arrivate sino a oggi intatte, preservando dentro i muri la paglia ancora giallo oro, come fosse stata appena raccolta.
Alcuni celebri esempi storici, oggi ancora visitabili, sono la Burke-House (1903) presso Alliance e la Pilgrim Holiness-Church (1928) ad Arthur, in Nebraska.
In tempi successivi, poi, la tecnica costruttiva con la paglia arriva anche in Europa e subisce diverse modifiche. Il primo esemplare di casa in legno e paglia in Europa è la Maison Feuilette, costruita da Émile Feuillette nel 1920, a Parigi.
Gli anni tra il 1920 e il 1970 vedono la diffusione di nuovi materiali da costruzione, primi fra tutti il cemento, quindi i derivati del petrolio e i materiali antichi vengono soppiantati perché considerati superati.
negli anni ‘70, Judy Knox e Matts Myhrman, attratti dalle costruzioni in paglia dei primi coloni in Nebraska, ne studiano i pregi e i difetti, migliorando la tecnica costruttiva.
Dagli anni ‘80 in poi, in Inghilterra, Barbara Jones progetta e costruisce edifici in paglia, adattando la tecnica al clima Inglese. È suo il progetto della Spiral house, terminata nel 2003 e costruita grazie alla manodopera di più di 100 allievi, nella maggior parte donne, che hanno visto nel cantiere una scuola di specializzazione delle costruzioni in legno e paglia.
verso la fine degli anni ‘80 del Novecento, si contavano un centinaio di edifici in paglia, sparsi tra Inghilterra, Norvegia e Francia. Nel 2001, in tutta Europa, se ne contavano oltre quattrocento, con predominanza in Francia, nella zona della Bretagna, a dimostrazione che la tecnica costruttiva è ottimale anche in climi particolarmente umidi e piovosi.
Non esiste una mappatura rigorosa e approvata delle case in legno e paglia distribuite sul territorio europeo, ma la loro diffusione è in aumento, sotto forma di case private, eco-villaggi, co-housing, palazzine a più piani e altri edifici di utilizzo collettivo come scuole e palestre. In italia, la prima casa in legno e paglia è stata costruita nel 2003, un edificio su due piani per 400 mq. Ad oggi, secondo i dati di Promopaglia, il numero sfiora le mille unità.
Come per ogni nuova costruzione o ristrutturazione, occorre presentare regolare progetto all’Ufficio Tecnico del Comune di riferimento, firmato da un professionista (geometra, architetto o ingegnere) abilitato.
Le strutture portanti degli edifici devono essere in uno dei materiali strutturali regolamentati dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (NTC 2018) pertanto, in ambito bioedile, si utilizza il legno massello o lamellare. Il rispetto delle NTC 2018 è molto importante perché regolamentano anche la progettazione antisismica, oltre che quella statica.
La struttura portante in sole ballette di paglia, più frequente all’estero, ad esempio in Svizzera o in Inghilterra, è realizzabili in Italia solo in deroga alle NTC 2018, attraverso la presentazione di un progetto da sottoporre ad autorizzazione speciale al genio civile di Roma, una procedura molto particolare e non breve. Pertanto in Italia si utilizza prevalentemente uno scheletro in legno.
Per quanto riguarda la normativa antincendio, è necessario rispettare i requisiti della destinazione d'uso degli edifici (le scuole, per esempio, hanno requisiti maggiori rispetto al residenziale); ad esempio i muri ed i solai che dividono una zona garage da una zona residenziale, devono essere REI 60; oltre agli altri requisiti per le autorimesse. Ciò che è fondamentale è il rispetto del progetto alla normativa.
Oggi la tecnica costruttiva delle case in legno e paglia si è profondamente evoluta e lo scenario attuale è frutto di molte correnti di pensiero, filosofie, approcci e sistemi costruttivi, anche molto diversi tra loro.
Sono tantissime le associazioni presenti su tutto il nostro continente (e non solo!) che sponsorizzano e supportano l'edilizia in legno e paglia, dalle europee UP STRAW ed ESBA, a quelle presenti in ogni singolo paese.
In Italia, le associazioni EDILPAGLIA e PROMOPAGLIA hanno lo scopo di mettere a sistema gli obiettivi condivisi degli operatori del settore, per offrire un servizio multidisciplinare nella soluzione di situazioni sempre differenti.
FRANCIA
Le Réseau Français de la Construction Paille
Le Centre National de la Construction Paille (CNCP-Feuillette)
AUSTRIA
REPUBBLICA SLOVACCA
ESTONIA
POLONIA
Ogólnopolskie Stowarzyszenie Budownictwa Naturalnego
SPAGNA
OLANDA
SVIZZERA
GERMANIA
Bildungswerkstatt für nachhaltige Entwicklung
INGHILTERRA
Vedere oltre le apparenze e sprigionare il potenziale di una vecchia unità immobiliare è l’operazione che abbiamo fatto con questo progetto di demolizione e ricostruzione, in cui materiali naturali sono stati i veri protagonisti.
Posa dell’intonaco in argilla alla casa della paglia e del sorriso!
Questa villetta con autorimessa gode di uno dei panorami più belli della provincia di Modena. Abbiamo sviluppato questo progetto insieme all'arch. Valeria Bottini
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.
Il progetto è sito in Germania, nel nord del Brandeburgo, nella cosiddetta "die deutsche Tuscany" o "Toscana tedesca", proprio per la bellezza delle sue colline e la dolcezza del suo paesaggio. Abbiamo sviluppato il progetto architettonico in collaborazione con lo studio Spreeplan Projekt UG di Berlino.
La bioedilizia e la bioarchitettura sono discipline progettuali e costruttive che prediligono l’uso di materiali naturali, sostenibili, ecologici, basso emissivi, salubri, eventualmente riciclati e con un ciclo di vita virtuoso, sia nella fase produttiva, sia in quella di smaltimento finale.
Gli incentivi messi a disposizione in questi mesi sono di proporzioni mai viste prima; sta a noi sfruttarli con criterio, prolungando il nostro orizzonte fino alle future generazioni.
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.
Settembre 2015: 193 stati siglano uno dei più importanti accordi mondiali per universalità e urgenza. È l’Agenda ONU 2030, un programma lungo 15 anni, che ha lo scopo di restituire un mondo migliore di come ci è stato affidato.