Possiamo finalmente osservare dal vivo l’impianto di fitodepurazione per cui abbiamo eseguito il progetto preliminare e la direzione lavori.
Questa azienda agricola nel Modenese ha deciso di depurare le acque della sala mungitura attraverso un impianto che sfrutta il potere filtrante delle piante. Per la sua realizzazione abbiamo collaborato con Floriana Romagnolli che ha eseguito il progetto esecutivo.
Ogni sistema di fitodepurazione è diverso dall’altro e sono tantissime le possibilità per raggiungere il medesimo risultato. In questo contesto è stato realizzato un impianto a flusso sommerso, dove le acque da depurare scorrono sotto uno spesso tappeto di ghiaia che ne costituisce lo strato filtrante e che previene la formazione di cattivi odori o il proliferare di zanzare e altri insetti.
La pianta più indicata, anche in base alla latitudine, è la cannuccia di palude (Phragmites australis) un’essenza molto resistente, dall’apparato radicale esteso e di rapido sviluppo.
Prima di raggiungere le due vasche l’acqua della sala mungitura, ricca di sostanze organiche, viene immessa in una vasca tricamerale che trattiene la componente solida. Successivamente viene introdotta nelle due vasche tramite un impianto “goccia a goccia”, sistemato in concomitanza delle piante. L’acqua verrà quindi filtrata dal primo strato di ghiaia e raggiungerà gli strati sottostanti dove avverrà la depurazione.
Si pensa erroneamente che siano le radici le responsabili della depurazione delle acque, ma non è proprio così, esse sono le responsabili della proliferazione di particolari batteri, i quali sono i veri protagonisti della depurazione dell’acqua.
Perché ciò avvenga in modo costante e praticamente senza alcun tipo di manutenzione, le vasche sono state preparate attraverso l’attenta sovrapposizione di numerosi strati:
La maggior parte del materiale utilizzato è del tutto naturale, a testimonianza che la fitodepurazione è davvero una tecnica innovativa e sostenibile per la depurazione delle acque industriali, agricole ma anche condominiali.
Esistono anche impianti di fitodepurazione che filtrano efficacemente le acque di piccoli paesi.
L’acqua depurata, poi, trasparente e inodore, può essere riutilizzata per numerose esigenze, a seconda dei contesti. In questa azienda potrà rendersi utili per il lavaggio dei macchinari, dei trattori o delle superfici della stalla. Le acque di scarico, quindi, non sono materiale valido solo per i canali di scolo!
Guarda il progetto completo della stalla e del biogas!
Questa azienda agricola ha la necessità, nel 2018, di ampliare le sue strutture aziendali. Nata nel 1978, l’azienda certificata NO OGM produce latte destinato al Parmigiano Reggiano ed è negli ultimi anni in crescita costante.
Possiamo finalmente osservare dal vivo l’impianto di fitodepurazione per cui abbiamo eseguito il progetto preliminare e la direzione lavori.
La consegna di un cantiere è un momento emozionante.
Questa azienda agricola ha la necessità, nel 2018, di ampliare le sue strutture aziendali. Nata nel 1978, l’azienda certificata NO OGM produce latte destinato al Parmigiano Reggiano ed è negli ultimi anni in crescita costante.
Gli incentivi messi a disposizione in questi mesi sono di proporzioni mai viste prima; sta a noi sfruttarli con criterio, prolungando il nostro orizzonte fino alle future generazioni.
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.