Si apre un nuovo cantiere e inizia un’altra storia: un cammino ricco di tradizioni e innovazione.
Questa azienda agricola nel comune di Modena alleva mucche per la produzione del Parmigiano Reggiano. Ha deciso di ampliare le sue stalle e lo hanno fatto in un modo decisamente stimolante; opere come queste rappresentano una grande sfida nella continua ricerca del risultato migliore al minor impatto ambientale.
Il progetto, infatti, ha molti punti interessanti di sostenibilità e benessere animale:
I reflui zootecnici dell’allevamento permetteranno l’alimentazione di un impianto a biogas, che sorgerà proprio accanto all’azienda, capace di produrre 200 Kw elettrici e primo esemplare della città di Modena.
La stabilizzazione del terreno che accoglierà le fondamenta verrà effettuata con la tecnica detta “terra e calce”: una pratica ecologica che sfrutta in modo ottimale l’argilla presente in sito, per una pratica sul campo (si può ben dire!) dell’utilizzo delle risorse a Km 0.
Le stalle verranno sviluppate in lunghezza, per garantire l’accesso al cibo contemporaneamente a tutta la mandria. È risaputo che tra le mucche si creino amicizie e gerarchie che tendono ad isolare i capi più deboli e a dare la precedenza a quelli più forti, i quali tendono a cibarsi prima, di più e meglio. In queste stalle ogni capo avrà a disposizione nove metri quadrati (contro i 6-7 consueti), greppie ampie e numerose, la possibilità di stabulazione libera e l’acqua di abbeveraggio riscaldata a 20 C˚ durante l’inverno.
Il tetto sarà in legno, con isolamento in lana di roccia, molto più naturale e salubre del classico poliuretano. Il colmo raggiungerà i nove metri d’altezza, per una vivibilità ottimale del bestiame durante i mesi più caldi. Il sistema di raffrescamento consisterà in ventole parimenti direzionate che simuleranno l’azione della brezza estiva, grazie allo scambio di aria calda e fresca.
Verrà predisposto un impianto di fitodepurazione delle acque grigie della sala mungitura, una tecnica di depurazione naturale che filtra l’acqua in vasche abitate da piante selezionate per lo scopo.
La siepe di recinzione dell’azienda comprenderà decine di differenti essenze autoctone, in un originale progetto del verde che, favorendo la biodiversità, creerà una piacevole e robusta schermatura dalla strada principale.
Non chiamatela semplicemente siepe! Questo progetto del verde è organo vivente, un’arteria lunga 500...
Siamo molto orgogliosi di poter partecipare alla realizzazione di opere che racchiudono tratti di tradizione, innovazione e sostenibilità ambientale. La bioedilizia e la bioarchitettura possono (e devono!) andare oltre l’originario concetto di casa ecologica, per allargarsi a modelli di pensiero e di progettazione, validi per tutti i tipi di costruzioni.
Questa azienda agricola ha la necessità, nel 2018, di ampliare le sue strutture aziendali. Nata nel 1978, l’azienda certificata NO OGM produce latte destinato al Parmigiano Reggiano ed è negli ultimi anni in crescita costante.
Possiamo finalmente osservare dal vivo l’impianto di fitodepurazione per cui abbiamo eseguito il progetto preliminare e la direzione lavori.
La consegna di un cantiere è un momento emozionante.
Gli incentivi messi a disposizione in questi mesi sono di proporzioni mai viste prima; sta a noi sfruttarli con criterio, prolungando il nostro orizzonte fino alle future generazioni.
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.
Settembre 2015: 193 stati siglano uno dei più importanti accordi mondiali per universalità e urgenza. È l’Agenda ONU 2030, un programma lungo 15 anni, che ha lo scopo di restituire un mondo migliore di come ci è stato affidato.