Non chiamatela semplicemente siepe! Questo progetto del verde è organo vivente, un’arteria lunga 500 metri che porterà biodiversità all’azienda e arricchirà tutto il territorio circostante.
La siepe arborata mista sarà costituita da piante autoctone secondo la struttura delle vecchie siepi poderali, tipiche della nostra campagna fino alla fine degli anni ‘60 che, in seguito alla meccanizzazione e alla razionalizzazione degli appezzamenti coltivati, sono rimaste di fatto presenti solo lungo i corsi d'acqua e nei terreni marginali.
La struttura sviluppata su più file a seconda dei punti si leverà su diversi piani prevedendo elementi arborei di prima seconda e terza grandezza alternati e opportunatamente distanziati con elementi arbustivi.
Saranno presenti sia essenze caducifoglie che sempreverdi, piante che portano bacche, piante mellifere, piccoli frutti e piante che attirano farfalle e altri insetti. Diventerà pertanto un elemento di biodiversità molto importante sia per l'introduzione di piante forestali e campestri diversificate che per l'incremento nella popolazione dell'avifauna selvatica.
Una conformazione di questo tipo, infatti, garantisce rifugio e nutrimento per molte specie animali specialmente piccoli mammiferi, uccelli e insetti che nelle nostre campagne è in gran parte sparita, nonostante la sua funzione ecologica molto importante all'interno dell’agroecosistema e nel contenimento dei parassiti delle colture.
Da un punto di vista ambientale assumerà una funzione importante nella mitigazione del microclima locale, permettendo il passaggio dei raggi solari nei mesi invernali e creando sul lato est e sud uno schermo importante nei mesi estivi.
Da un punto di vista paesaggistico e ornamentale fungerà da elemento di separazione visiva nei confronti del corpo aziendale di nuova costruzione e di quello esistente, pur mantenendo l'identità col paesaggio agrario del luogo.
L’impatto visivo sarà estremamente piacevole sia per la varietà dei colori delle fioriture, delle bacche e delle cortecce che per la dinamicità che scaturisce dalle diverse altezze e portamenti delle piante che la compongono.
È evidente come questo progetto del verde entri in quello più ampio di ampliamento della azienda agricola e ne aumenti il valore e la capacità rigenerativa.
Alcuni esempi di essenze selezionate:
Essenze di prima grandezza: Frassino maggiore, Tiglio domestico, Ginko biloba.
Ginko Biloba in autunno.
Essenze di seconda grandezza: Acero campestre, Carpino bianco, Albero di Giuda.
Fioritura dell’Albero di Giuda.
Essenze di terza grandezza: Susino selvatico, Gelso bianco, Salice da vimini.
Gelso bianco con i suoi tipici frutti.
Arbusti: Corbezzolo, Albero delle farfalle, Olivello spinoso, Rosa canina, Frangola.
Albero delle farfalle.
Rampicanti: Luppolo, Caprifoglio.
Caprifoglio.
Per la realizzazione del progetto del verde abbiamo collaborato con Silvano Cristiani di Agrisofia Progetti che ringraziamo anche per la bellissima descrizione prodotta.
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